IL LABIRINTO
Nei pressi del lato più piccolo della facciata vi sono due elementi da prendere seriamente in considerazione. Il primo è la statua di S. Martino e il povero, realizzata da un artista bizantino nel XIII secolo. Ma la seconda figura è tra le più enigmatiche d’Italia a tal punto da essere spesso rappresentata quando si parla di misteri, ed è il labirinto.
Questa stranissima figura, presente anche in altre zone d’Italia e del mondo, rappresenta un simbolo davvero misterioso.
Perchè è stato collocato all’entrata laterale sotto l’arcata più piccola, quasi da essere anche difficile da trovare? Cosa vuole significare? Forse l’impervia strada della vita dove è facile entrare e perdersi, ma difficile trovare la via d’uscita? Perchè è diffuso solo in particolari zone? Nessuno ancora oggi sa dare una risposta soddisfacente.
A destra del labirinto, vi è una scritta in latino che dice:
HIC QUEM / CRETICUS / EDIT DEDA – / LUS EST / LABERINT / HUS DEQ(U)- / O NULLU – / S VADER – / E QUIVIT / QUI FUIT / INTUS / NI THESE – / US GRAT – / IS ADRIAN – / E STAMI- / NE IUTUS così traducibile:
“Questo è il labirinto costruito da Dedalo cretese dal quale nessuno che vi entrò poté uscire eccetto Teseo aiutato dal filo d’Arianna”.
Porta in sè sicuramente un messaggio allegorico, ricordando che la strada della vita è un labirinto alla ricerca dell’uscita da questo mondo superficiale e materiale, un risveglio. La nostra esistenza è una continua ricerca della luce dell’uscita, paragonabile anche alla ricerca del Graal, dell’illuminazione, essendo il vagare in un labirinto sinonimo di vagare al buio. Solo se si segue un “filo di Arianna”, un filo che ci appare nella vita di tutti i giorni, con le solite strade senza uscita, i soliti cunicoli, solamente se si riesce ad individuare questo filo conduttore e a seguirlo, allora si potrà trovare la via d’uscita. Tutti hanno la possibilità di uscire, perchè tutti hanno l’aiuto del filo di Arianna, il più sta a riconoscerlo. Questo filo sono le coincidenze che ci appaiono di fronte a noi tutti i giorni, quei segni che ci invitano ad essere seguiti, purtroppo la maggior parte delle volte gli uomini decidono di prendere altre strade, restando intrappolati nel labirinto della propria triste esistenza.