Passeggiando per Torre del Lago, in riva al lago di Massaciuccoli, vi si incontra una statua di un cane. L’immagine riporta una targa che lo ricorda come un essere davvero speciale, le parole sono queste:
“Pippo, cane senza padrone, dal mantello marrone e dagli occhi dorati colmi di dolori antichi e di una pace ritrovata, visse circa 20 anni sul belvedere Puccini.
Comparso nel 1977 con una profonda ferita da arma da fuoco sulla schiena, seppe perdonare e conservare fiducia negli uomini. Adottato dagli abitanti del lago, non compì gesta straordinarie ma insegnò a tutti il vero significato di bontà, perdono, amicizia e libertà.
Prigioniero come ogni essere mortale nella rete della vita e del tempo, testimoniò la magia di un’esistenza pienamente vissuta con dignità e coerenza alla propria natura.
Una storia d’amore e gratitudine reciproca tra l’uomo e l’amico cane”.
E’ molto bello che venga ricordato un episodio del genere, puntando sull’origine del perdono e dell’amore puro che può dare solamente un cane e mai un essere umano. Il cuore di un animale è autentico e non corrotto come quello dell’uomo, questa statua vuole rendere il cane immortale. Molte mani lo hanno accarezzato, come dimostra la scomparsa del rivestimento esterno, per ringraziarne la fiducia e forse anche per farsi perdonare a nome dell’umanità.
Accarezzandolo scompare la patina scura che lo ricopre, rivelando che sotto di essa… è un cane dal cuore d’oro!