Giardino Viaggio di Ritorno – Giardini Arte Contemporanea – Rodolfo Lacquaniti
ci siamo appassionati a questo connubio tra spazi verdi e installazioni artistiche, ma, sempre fedeli alla nostra filosofia delle segnalazioni inedite, vi portiamo lontano dai circuiti turistici, per scoprire un posto sconosciuto ai più che, senza ombra di dubbio, vi lascerà a bocca aperta. Allora forza, indossate gli occhiali da sole e il giacchetto di pelle che con l’aria primaverile non c’è niente di meglio di una pausa circondati dalla natura e dalle opere d’arte.
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Il Giardino Viaggio di Ritorno si trova nei pressi di Buriano, in aperta campagna. Dista da Grosseto solo quindici minuti, purtroppo però non ci sono mezzi pubblici che vi portino dritti alla meta. Se ci chiedessero di descriverlo con una sola parola ci salterebbe subito alla mente l’aggettivo “complesso“. Innanzi tutto per la sua creazione. Non era stato premeditato: nasce in corso d’opera, come un’illuminazione, durante la ristrutturazione del podere Il Leccio, l’agriturismo che lo ospita. È complessa poi la strada per raggiungerlo, ma vi regalerà un panorama che non si vede tutti i giorni. E infine lo sono i temi trattati. Il parco e l’agriturismo seguono i canoni della bioarchitettura e della recycled art, ovvero il rispetto per l’ambiente e l’utilizzo di materiali di recupero. Affronterete quindi senz’altro una passeggiata lenta, da domenica pomeriggio, immersi nel silenzio della natura, ma tornerete a casa arricchiti dalle profonde riflessioni che Rodolfo Lacquaniti, artista e proprietario del parco, vi proporrà in prima persona.
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Le visite infatti sono proprio guidate da lui: entrerete in contatto con le sue idee senza mediazioni. Il prezzo del biglietto è di 15 € ed è necessario formare un gruppo di almeno 8/10 persone. Quindi, una volta raggiunto il numero minimo di partecipanti (e possiamo solo immaginare quanto sarà difficile la fase organizzativa) non vi resta che contattare Rodolfo e prenotare il vostro tour. Sarà poi lui stesso a spiegarvi come raggiungere il luogo. Ci è stato esplicitamente chiesto di non rivelarvi alcun dettaglio sulla strada.
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Mettendo quindi in conto che non vi perdiate in qualche campo di grano, una volta varcato il cancello di ingresso inizierà la vostra esperienza. Fin dalla prima opera che vi si presenta davanti agli occhi tutta l’aura di mistero che circonda il posto inizia a dissolversi. Il titolo dell’installazione infatti è proprio Viaggio di Ritorno, lo stesso del giardino. Ed ecco che un po’ di dubbi vengono chiariti. Avrete innanzi un esercito di soldati dalla forma circolare, i cerchianti, schierati in marcia verso il sole. È proprio questo il percorso, il loro, quello di Rodolfo, ma anche il vostro, tutti verso lo stesso sole, che poi è quel pacchetto di energie, a volte dimenticato, che ci è stato concesso fin dalla nascita e che qui potrete recuperare. Che dire, vi avevamo avvertito riguardo ai temi impegnati!
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È un posto che sembra fuori dal tempo per il senso di pace, ma è anche ben legato al presente per alcune tematiche. C’è persino il momento del selfie in uno specchio attaccato ad un’opera sferica, a cui nessuno potrà sfuggire! Arrivati all’incirca a metà percorso incontrerete una balena in lamiera.
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Forse rappresenta maggiormente la filosofia di recycled art che sta alla base del progetto. Entrati all’interno troverete pezzi di plastica e altri materiali finiti in mare, che l’animale ha ingerito. Al di là dell’ovvia riflessione sugli effetti dell’inquinamento, a questi stessi materiali, che noi potremmo ritenere privi di valore, Rodolfo Lacquaniti affida un nuovo significato e una nuova vita: da questi rifiuti nascono tutti i personaggi del giardino.
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Proseguite, tra soldati dalle più varie forme, muri in lamiera, installazioni piramidali, ognuno con un significato ben preciso. Vi imbatterete anche in un letto all’aperto, la Camera con Vista, e arriverete all’Arca. Anche il significato di quest’opera è attualissimo e fa riferimento alla tragedia dei migranti. In ogni pezzo presente nel giardino comunque, anche in quello dal carattere più drammatico, c’è sempre almeno un margine di speranza. Niente panico dunque: tornerete a casa carichi riflessioni importanti, ma non scoraggiati.
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Giunti alla fine del percorso, vi aspetta la parte interna dedicata alla mostra The Garbage Revolution. Ci è stato nuovamente chiesto di non rivelare niente per non rovinare l’effetto sorpresa, ma vi assicuriamo che una volta varcato l’ingresso non potrete che avere un po’ di pelle d’oca. Per chi cercasse un alloggio per la prossima vacanza, l’agriturismo si trova a metà strada tra il mare di Castiglione della Pescaia e la città di Grosseto. È dotato di quattro appartamenti che vi permetteranno di vivere a pieno nella filosofia del parco. Per chi invece volesse concedersi una giornata di pausa per riflettere sul proprio tempo, questo è il luogo più adatto e la stagione non può che invogliarvi a visitarlo.