DANTE IL GHIBELLIN FUGGIASCO: differenza tra guelfi e ghibellini

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Maggio 20, 2018

I guelfi e i ghibellini designavano all’origine i due partiti politici nati in Germania nel XII secolo, dalle lotte per la successione al trono di Enrico V. In seguito però la lotta tra questi partiti politici assunse le sembianze del conflitto tra l’autorità dell’impero e della Chiesa e nel XIII secolo la lotta passò in Italia. I ghibellini sostenevano la supremazia dell’impero sulla Chiesa, mentre i guelfi (al loro interno divisi in “bianchi” e “neri”) erano favorevoli ad una politica d’accordo con i pontefici.

I ghibellini erano una fazione politica, nata in Germania nel XII secolo e contrapposta alla fazione dei guelfi nelle lotte per la successione al trono di Enrico V. Successivamente, i nomi di queste fazioni vennero riprese per identificare gli schieramenti contrapposti nelle lotte a Firenze per il dominio del comune dopo la morte di Buondelmonte de’ Buondelmonti. I ghibellini erano coloro i quali non volevano l’intrusione della Chiesa nella politica dell’impero e inizialmente furono sostenuti dalle forze imperiali nelle lotte contro i guelfi, sui quali ebbero la meglio. Tuttavia, nella seconda metà del XIII secolo i ghibellini persero l’appoggio dell’imperatore della dinastia Sveva e, con esso, persero anche il potere detenuto fino ad allora. I ghibellini furono così costretti all’esilio dalla città di Firenze. Dopo l’esclusione dei ghibellini dal potere a Firenze non vi furono più tracce di un loro ritorno nel panorama politico italiano di quel tempo. Tuttavia, nel ‘500 il termine “ghibellini” fu utilizzato nuovamente per riferirsi a coloro i quali sostenavano il Sacro Romano Impero (mentre i sostenitori del potere papale e del Regno di Francia furono nominati nuovamente “guelfi”).

I guelfi erano il partito politico che nelle lotte per il controllo del comune di Firenze sostenevano il Papa, in quanto ritenevano che solamente lui fosse legittimato a governare, dal momento che era stato investito direttamente da Dio del potere di guidare gli uomini verso la giustizia e la correttezza. Inizialmente sconfitti dai ghibellini, i guelfi riuscirono a sbaragliare le truppe avversarie e ad imporsi come fazione dominate. Tuttavia, dopo la conquista del potere, i guelfi si divisero al loro interno in due gruppi: i guelfi bianchi e i guelfi neri. I guelfi bianchi, pur sostenendo il Papa, non precludevano la possibilità del ritorno dell’imperatore. I guelfi neri invece erano pienamente sostenitori del Papa come unico avente il diritto di governare. Ben presto tra guelfi bianchi e neri vi furono violenti scontri, che portarono all’esilio dei primi e alla presa di potere sulla città dei secondi. Degno di nota è il fatto che Dante Alighieri fosse sostenitore dei guelfi bianchi e per questo fu costretto all’esilio dopo la sconfitta di questi. Ne “I Sepolcri” Foscolo definì Dante il “ghibellin fuggiasco”, probabilmente perchè i Guelfi Bianchi erano a favore dell’imperatore come anni prima lo erano stati i ghibellini (anche se i guelfi biachi, a differenza dei ghibellini, erano favorevoli ad una convivenza pacifica tra imperatore e pontefice).

fonte: https://www.differenzatra.it

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