Brunello (Chi lo ha inventato)

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La dinastia dei Biondi Santi

Clemente Santi<
Clemente Santi naque a Montalcino il 17 settembre 1795 da Luigi Santi, farmacista membro della locale Accademia degli Astrusi e Petronilla Canali nipote d'un famoso erudita. Clemente crebbe in un fecondo ambiente culturale laureandosi in Farmacia all’Università di Pisa e diventando poi corrispondente della fiorentina Accademia dei Georgofìli e collaboratore del Giornale Agrario Toscano. Intorno al 1820 iniziò ad interessarsi dei problemi agricoli evidenziando la necessità dì uscire dall’improvvisazione e di imitare gli inglesi dando un tono scientifico alla materia.

Impiantò vitigni selezionati alla fattoria Il Greppo dove sperimentò nuovi metodi di vinificazione. I suoi vini furono premiati nel 1850 a Firenze, a Parigi e Londra. Da subito comprese il valore del commercio con l’estero e nel 1865 presentò la prima bottiglia col nome Brunello di Montalcino inventando di fatto questo vino. La figlia Caterina sposò Jacopo Biondi da cui naque Ferruccio Biondi Santi.

Ferruccio Biondi Santi
Il nipote di Clemente, Ferruccio Biondi Santi, combattè contro la fillossera per la sopravvivenza dei vigneti, notando che le viti di Moscadello di Montalcino soffrivano moltissimo mentre i vitigni toscani rossi come il Sangiovese meno e fra questi il Brunello, il Sangiovese Grosso. Decise così di selezionare queste uve per i suoi vini ed iniziò estenuanti esperienze di vigna e cantina dimostrando che le uve Brunello potevano essere utilizzate da sole per un vino dal lungo invecchiamento. Limitò le rese per ottenere uve più ricche e selezionò solo i grappoli migliori per le riserve.

Lasciò a lungo il vino a contatto delle bucce durante la fermentazione per estrarre le caratteristiche aromatiche e di struttura che resistessero nel tempo. Il Brunello di Ferruccio Biondi Santi, ricco di tannini e con un elevato grado di acidità, veniva invecchiato per anni in grandi botti di rovere. La prima grande annata del Brunello fu il mitico millesimo 1888, di cui oggi rimangono ancora alcune bottiglie al Greppo. A Ferruccio Biondi Santi è attribuita la creazione del Brunello che decise di eliminare i vitigni della tradizionale ricetta del Chianti, come il Canaiolo e il Colorino, usando invece solo la varietà Sangiovese.

Tancredi Biondi Santi
Il figlio di Ferruccio, Tancredi Biondi Santi, nacque nel 1893, si laureò in agronomia all’Università di Pisa e nel 1926 fondò a Montalcino la cantina cooperativa "Biondi Santi & C. Cantina Sociale" esortando a piantare vitigni di Brunello ed unirsi a lui. Poi arrivò la fillossera, la Grande Depressione del 1929 e la Seconda Guerra Mondiale. Tancredi continuò però a produrre il Brunello di Montalcino

Il Brunello di Montalcino di Tancredi si affermò nel mondo tanto che il presidente della Repubblica Saragat fece servire una Riserva 1955 alla Regina Elisabetta II durante un pranzo all’Ambasciala Italiana a Londra nel 1969. Nel 1970 Tancredi Biondi Santi officia la cerimonia della ricolmatura delle vecchie annate per i millesimi 1888, 1891, 1925 e 1945 insieme al figlio Franco, al notaio Don Giovanni Cuiso e agli scrittori Mario Soldati e Luigi Veronelli.

Franco Biondi Santi
Franco Biondi Santi nasce nel 1922, si laurea in Agraria a Perugia e dagli anni Cinquanta affianca il padre Tancredi nella produzione di Brunello di Montalcino diventando l'uomo mito del Brunello e, in generale, del vino italiano per la qualità estrema dei suoi vini e per le battaglie a difesa dell’identità del Brunello. Considerato un filosofo del vino, un grande sognatore, un eccezionale agronomo ed enologo, è conosciuto in tutto il mondo come il gentleman del Brunello per il suo stile inconfondibile e la cultura che si riflettono nei suoi vini.

La prima vendemmia di Franco Biondi Santi è il 1970, oggi riserva best seller dell’enologia mondiale. I Brunelli di Franco hanno eccezionali caratteristiche organolettiche e portano la firma inconfondibile di una scommessa secolare sulle potenzialità più autentiche ed antiche del Sangiovese.

fonte http://www.montalcinowinetours.com

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